Fibromialgia

Negli ultimi 10 anni la fibromialgia è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi.

CHE COSA È OGGI LA FIBROMIALGIA ALLA LUCE DELLE NEUROSCIENZE?

Il termine fibromialgia significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini). La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) che colpisce approssimativamente 1.5 – 3 milioni di Italiani.
Negli ultimi 10 anni, tuttavia, la fibromialgia è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi.

fibromialgia

Questi studi hanno dimostrato che certi sintomi, come il dolore muscoloscheletrico diffuso, e la presenza di specifiche aree algogene alla digitopressione (tender points) sono presenti nei pazienti affetti da sindrome fibromialgica e non comunemente nelle persone sane o in pazienti affetti da altre patologie reumatiche.

Criteri diagnostici per la fibromialgia

  • Dolore cronico generalizzato (almeno tre mesi) che si localizza il rachide e le grandi articolazioni
  • Dolorabilità evocabile almeno su 11 dei 18 tender points localizzati
  • Almeno 4 dei seguenti disturbi:
  • Fatica generalizzata
  • Cefalea
  • Disturbi del sonno
  • Disturbi psichiatrici
  • Intorpidimento, sensazioni di formicolio
  • Sindrome del colon irritabile
  • Ovviamente i sintomi non secondari ad altra patologia sistemica

Molto caratteristici i punti dolorosi sui margini della scapola su ambedue i lati. Una forte predisposizione genetica per la fibromialgia con un odds ratio 8 tra i membri della stessa famiglia. (Arnold LM, et al. Arthritis Rheum 2004;50:944-952; 2.)

Perché i disturbi psichiatrici sono spesso presenti?

Le conoscenze neuroscientifiche attuali ci hanno indotto ad abbandonare della prospettiva periferica muscolo-tendinea e maggiore attenzione al processamento centrale del dolore. (Clauw DJ. J Clin Rheumatol 2007;13(2):102-109). Essa, dunque, coinvolge i neuroni del dolore anormalmente sensibili che presentano attività spontanea patologica. I risultati sulla percezione del dolore sono una amplificazione ed un prolungamento della nocicezione.

Due tipi di ipersensibilità:
• Iperalgesia: aumento della risposta alla stimolazione dolorosa
• Allodinia: dolore da stimoli normalmente non nocivi (Staud R et al. Nat Clin Pract Rheumatol 2006; 2:90-98).

Wind up: dopo un iniziale stimolo doloroso, stimoli successivi vengono percepiti come più dolorosi (attraverso la stimolazione di NMDA) per cui la ketamina può risultare utile nel dolore da fibromialgia. (Gallager RM. Medscape Rheumatol 11/28/2007).
Kindling: i neuroni ipereccitati possono influenzare i neuroni vicini, diffondendo la risposta anomala del dolore in tutto il SNC (Staud R, et al. J Pain 2005;6:323-332) Disturbi dell’Umore, Fibromialgia (FM) e dolore neuropatico (NP), possono avere correlati sistemici comuni.
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